Joboji Urushi
Joboji Urushi
Numero di registrazione | 73 |
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Nome del prodotto | Joboji Urushi |
Classe | Altri prodotti |
Data di registrazione | 2018/12/27 |
Area di produzione |
Prefettura di Iwate
,
Prefettura di Aomori
,
Prefettura di Akita
Tutta la Provincia di Iwate; Contea di Sannohe, Comune di Hachinohe e Comune di Towada nella Provincia di Aomori; Comune di Kosaka (Contea di Kazuno), Comune di Kazuno, e Comune di Odate nella Provincia di Akita |
Organismo di controllo Consorzio di tutela | Iwate Prefecture Joboji Urushi Production Association |
Area di produzione
La Joboji Urushi è un tipo di lacca (1) caratterizzata da una qualità stabile e da una formidabile durezza che permane dopo l'indurimento.
La Joboji Urushi ha inoltre una lunga durata e un'ampia variabilità in termini di trasparenza, tempo di indurimento e viscosità ed è perciò molto apprezzata dagli artisti e dagli artigiani della laccatura e dai restauratori di patrimoni culturali.
Materiale immancabile nella cultura e nella storia giapponese, la Joboji Urushi è da sempre ampiamente utilizzata per riparare e restaurare edifici storici simbolo del Giappone, come tesori nazionali o importanti patrimoni culturali.
La Joboji Urushi viene raccolta nelle suddette aree di produzione dagli urushi kaki shokunin ("raschiatori" di lacca), che si guadagnano da vivere principalmente raccogliendo la linfa dell'albero della lacca.
Gli standard di vendita della Joboji Urushi richiedono che la lacca "non sia miscelata intenzionalmente con materiale estraneo per scopi come l'aumento del volume" e che "non sia miscelata con lacca diversa dalla Joboji Urushi". La lacca che soddisfa questi standard viene venduta come Arami-urushi (lacca grezza) (2) e ki-urushi (lacca filtrata) (3).
Nelle aree di produzione della Joboji Urushi, l'impegno nel garantire le condizioni ottimali per coltivare l'albero della lacca ha una storia molto lunga, che ha inizio quando il feudo di Morioka (4) promosse la coltivazione di questa pianta nel periodo Edo (5).
Nell'era Meiji (6), i produttori iniziarono ad adottare una nuova tecnica di rigenerazione delle foreste di lacca, utilizzando in maniera adeguata i germogli dopo che gli alberi erano stati abbattuti. Da allora gli abitanti hanno continuato a proteggere le foreste di albero della lacca Joboji Urushi, riuscendo a conservare fino ad oggi il più grande patrimonio di alberi della lacca del Giappone.
Nel 2015 la Provincia di Iwate detiene 278 ettari di superficie coltivata ad albero della lacca, cioè circa l'85% della superficie nazionale totale che ammonta a 326 ettari.
Oggi l'Associazione dei Produttori di Joboji Urushi della Provincia di Iwate coordina l'impegno collettivo delle parti interessate, comprendenti il governo locale e i produttori di lacca, nel piantare e coltivare alberi della lacca e nel tramandare le tecniche di raschiatura della lacca (7).
Nell'area si contano circa 20 artigiani che hanno imparato le tecniche tradizionali e si dedicano alla raschiatura della lacca. Questi artigiani producono innumerevoli varietà di lacca che riflettono le loro inclinazioni e tecniche individuali.
Nel 2015 l'area produce il 70% di tutta la lacca giapponese venduta sul mercato nazionale grazie alle formidabili tecniche di raschiatura e alle foreste di lacca ereditate dagli avi.
- Lacca: Materiale da rivestimento a base di resina naturale, utilizzato per la rifinitura di prodotti in legno. Gli articoli in legno con superficie laccata sono chiamati in giapponese shikki (oggetti laccati). La lacca è stata ampiamente utilizzata anche come ad adesivo nelle antiche tecniche artigianali. La lacca utilizzata in Giappone viene prodotta dalla linfa dell'albero della lacca giapponese o quercia velenosa (fam. anacardiacee), mentre la lacca della Thailandia e di Myanmar viene prodotta lavorando la linfa dell'albero della lacca birmano.
- Arami-urushi: Linfa dell'albero della lacca nello stato in cui viene prelevata dall'albero.
- Ki-urushi: Lacca non raffinata ottenuta rimuovendo alcune impurità dalla Arami-urushi.
- Feudo di Morioka: Uno dei feudi (han) che sottostava al sistema feudale centralizzato del periodo Edo. Era situato nel nord della Provincia di Mutsu (Mutsu no Kuni), corrispondente alla regione centro-settentrionale dell'attuale Provincia di Iwate e alla parte orientale dell'attuale Provincia di Aomori, ed era governato dal clan Nambu, signori feudali (Hanshu) a cui era stata assegnata l'area. All'epoca esistevano in tutto il Giappone circa 250 feudi, che governavano le rispettive aree sotto un sistema feudale centralizzato che faceva capo allo shogun Tokugawa.
- Periodo Edo: Periodo della storia giapponese che va dal 1603 al 1867, in cui il paese era governato dallo Shogunato stabilitosi a Edo (l'attuale Tokyo). Con Ieyasu Tokugawa come primo shogun, la famiglia Tokugawa governò il Giappone mediante un sistema feudale centralizzato.
- Era Meiji: Il periodo della storia giapponese che va dal 1868 al 1912, durante il quale il Giappone passò dal feudalesimo dello Shogunato al regime di moderno stato nazionale.
- Raschiatura della lacca: Tecnica che consiste nell'incidere il tronco dell'albero della lacca per poi raschiarne la linfa usando speciali spatole metalliche.